giovedì 29 settembre 2011

IL SACRIFICIO DI ISACCO.

Devo dire che aspettavo da un po' questo gioco, più o meno da quando fu annunciato più di un mese fa.


C'è poco da dire: Edmund McMillen, creatore di The Binding of Isaac e già disegnatore di Super Meat Boy, è un genio. Il suo stile rientra perfettamente nei miei gusti, così come le sue idee sui videogiochi. Ho giocato tre giochi creati da lui: Super Meat Boy, Gish, e The Binding of Isaac... che dire, mi sono piaciuti molto tutti e tre. Si merita il successo che ha, secondo me. 

Detto questo parliamo del gioco: The Binding of Isaac è... boh, non so definirlo. In tanti dicono roguelike, altri action RPG (o forse più esattamente dungeon crawling), altri ancora addirittura shooter. Io direi un misto tra tutte queste tre cose: effettivamente è un roguelike, perché i dungeon sono generati casualmente e una volta morti, si è morti; è anche un action RPG/dungeon crawling, perché si va in giro per dungeon a uccidere mostri e raccattare oggetti di vario tipo; ed è, infine, anche uno shooter, perché per uccidere i mostri si spara, non c'è nessun attacco "all'arma bianca". 

Il gameplay è semplice. Vi ricordate i primi Legend of Zelda? Vi ricordate i primi dungeon? Ecco, diciamo che Isaac (lo chiamo così per risparmiare parole!) è liberamente ispirato a Zelda, in particolare, secondo me, a A Link to the Past. Si parte senza niente: Isaac è nudo, con tre cuoricini di vita (un danno leggero toglie mezzo cuore, un danno pesante toglie un cuore intero), senza "abilità speciali", senza oggetti, senza soldi, senza chiavi, e con una sola bomba. Ci si muove con WASD e si spara con le frecce direzionali; inoltre con E o Shift si lasciano le bombe (questo tra l'altro impedisce di aprire Steam mentre si sta giocando... mah), e si usano le "abilità speciali" con la barra spaziatrice. Ci sono un sacco di oggetti, tutti diversi, ma iniziamo da quelli base: bombe, chiavi, soldi, e cuori. Le bombe, esattamente come in Zelda, servono a fare danno e a rompere le rocce, nonché a scovare le stanze segrete (una per ogni dungeon); le chiavi aprono i forzieri d'oro e le porte; i soldi servono per comprare oggetti nei negozi (uguali a quelli di Zelda, solo più macabri); i cuori, ovviamente, sono l'unità di misura della vita. POI ci sono tutte le altre cose: power-up per "gli spari" (che sono le lacrime di Isaac), poteri speciali, power-up per la vita, power-up per il danno, ancora power-up per la velocità, ecc ecc. Con Q, infine, si utilizzano alcuni oggetti speciali come i tarocchi e le pillole, oggetti che hanno effetti casuali, sia in bene che in male. 

Ma cosa è veramente divertente? Nonostante sia piuttosto atipico come concept, il gameplay veloce ed intuitivo e la grafica coloratissima e disegnata divinamente rendono il gioco assuefante... io, personalmente, non mi sono mai stancato di giocarci, ho staccato solo per fare cose di umana natura (tipo la pipì e la pupù), o per fumare una sigaretta (perché non posso fumare nella stanza dove tengo il computer), non stanca mai... è un po' come la theme music degli APA.


Ascoltare per credere.

Poi, altra cosa: questo gioco è malato. Già solo la storia, un bambino che scappa dalla mamma perché a questa Dio ha detto di sacrificargli suo figlio; poi anche la realizzazione, perché i mostri sono di un macabro e di un assurdo veramente fuori dal comune. L'esempio più lampante è il mostro (del quale non ricordo il nome) che è, praticamente, un bambino gonfio e pieno di bubboni che piange e scappa. Quando lo si colpisce esplode e rilascia delle mosche. Cioè...

Sto parlando del secondo da sinistra nella fila di sotto. Nota di colore: tra i nemici figura anche Gish :)


Poi Isaac, man mano che prende potenziamenti, muta il suo aspetto, trasformandosi da un innocente bambino con le lacrime agli occhi ad un mostro allucinante a seconda dei casi. Ogni potenziamento, credetemi, OGNI potenziamento muta l'aspetto di Isaac, rendendo il gioco, secondo me, ancora più divertente e interessante da giocare, soprattutto perché questi power-up sono molto vari. Alcuni esempi: l'occhio laser, il virus (che rende Isaac tutto gonfio), la corona di spine di Gesù (che fa piangere ad Isaac lacrime insanguinate che sono più dannose), l'effetto magneto (una calamita che attira gli oggetti),  il fratellino morto (un feto che segue Isaac e spara anche lui); un PHD (sì, avete capito bene, rende gli effetti delle pillole migliori); ecc ecc ECC ECC. Poi ci sono i poteri speciali (quelli che si usano con spazio): il libro sull'anarchia (che rilascia bombe per tutto lo schermo); il corno dell'unicorno (che fa tipo stellina di Super Mario); lo Yum Heart (che rigenera un cuore); il fagiolo (che fa scorreggiare Isaac e basta, non serve a niente); una testa decomposta (che se lanciata provoca l'effetto "freeze" sul nemico); ecc ecc ECC ECC. Insomma, ce n'è per tutti i (dis)gusti. 


E poi ci sono i boss...

E poi ci sono i boss, uno per dungeon, anche questi piuttosto malati ma soprattutto variegati. Nell'immagine sopra potete vedere, dalla sinistra: Larry Jr, un vermone che rincorre Isaac cercando di mangiarlo; Monstro, una testa che salta e sputa palline di sangue; The Duke of Flies, lo dice il nome stesso; e Gemini... oddio questo fa veramente specie: sono due fratelli siamesi (credo), quello grosso rincorre, quello piccolo spara. Il problema è che, alla faccia della moralità, si stancano e si fermano ad ansimare, momento giusto per iniziare a punirli! Lol. C'è anche un simpatico tizio, di nome Peep, che vi attaccherà utilizzando la sua propria urina... 


Ci sono anche i mini-boss, e sono praticamente i sette peccati capitali. Io ho incontrato: la lussuria, un omino rosa che rincorre Isaac (tanto per cambiare); la gola, un omino grasso che se colpito sputa della roba; l'invidia, un omino che man mano che viene colpito si sdoppia-triplica-quadruplica (prima volta in vita mia che uso questa parola); ecc ecc ECC ECC. Non a caso metto ECC ECC in CAPS-LOCK, che come tutti sanno serve ad ENFATIZZARE LE PAROLE! Perché c'è veramente di tutto... l'avventura base non è lunga, è difficile ma non lunga, visto che è tutto randomizzato, con una buona dose di terga lo si riesce a finire in mezz'ora/quaranta minuti. Ma una volta finito per la prima volta (ehm...), non si è nemmeno all'inizio (così come Super Meat Boy). O almeno, io non sono uno che smania per sbloccare tutto... però non mi stanco di farlo, è questo il fatto! Ci sono giochi che ti impongono di essere giocati e rigiocati per la smania di sbloccare tutto, ma qui è diverso... qui lo si fa perché si vuole GIOCARE, e non sbloccare. C'è una bella differenza...

I livelli dell'avventura sono sei: the basement 1 e 2; the caves 1 e 2; e the depths 1 e 2. Il boss dell'ultimo livello è la mamma di Isaac. Dopo la prima fine i livelli aumentano, sia in numero che in difficoltà... alé. 

Insomma, per concludere, il gioco merita secondo me, e tra l'altro costa solo 5 euro (6 con la colonna sonora inclusa, curata da Dan Baranowski (spero di averlo scritto bene), lo stesso di Super Meat Boy). Per carità non è che sia Gears of War 3 (va beh) però è divertente e veloce, assuefante e bellino da vedere... e poi ha tutta questa particolare realizzazione grafica macabra/ironica (ESATTAMENTE come Super Meat Boy, che palle scrivere tante volte Super Meat Boy) che lo rende, semplicemente, unico.

Consigliato? Mega-sì.

Mi ero dimenticato delle cacche! Rompendo le cacche c'è la possibilità di trovare qualche oggettino...

Insomma è così, a me piace un sacco. 

Mamma che post lungo, chiudo qua. Alla prossima (magari con un video... devo vedere se riesco a ridurlo visto che siamo sugli 830 mega!). 

Cia-O!






giovedì 22 settembre 2011

RICOMINCIO (compulsivamente) DAL 2D INDIE BUNDLE.

Visitando le statistiche del mio bellissimo blog, mi sono reso conto di una cosa: quando scrivo robe sull'Atari nessuno le caga, quando scrivo robe sui giochi indie per computer vengo cagato assai.

Anche io mi diverto di più a parlare dei giochi indipendenti, devo essere sincero... quindi un cambio di nome ci sta tutto, ed insieme al nome cambio anche l'argomento principale!

Detto questo passiamo a parlare della cosa di oggi... vi avevo detto di essere un malato. Beh è vero: mangio compulsivamente, fumo (sigarette eh!) compulsivamente, e non capisco come mai sta continuando a segnarmi la parola "compulsivamente" come errore, visto che http://en.wiktionary.org/wiki/compulsivamente. Ovviamente compro anche i giochini compulsivamente, perché non ho una vita.

E COSI' ieri vado su Steam e vedo l'offertona: 9,99 euro per cinque-dico-cinque giuochi indipendenti a tema "2D". Mah lo compro? Mah non lo compro? Alla fine, compulsivamente, l'ho comprato. In realtà me ne interessavano solo due del pacchetto, ma visto che da soli costavano 9,99 euro l'uno, mi son detto: "Va beh!".


I cinque giochi in questione sono: BIT.TRIP RUNNER, Swords & Soldiers, Nightsky, World of Goo, e NyxQuest.

Vi narrerò dei due che mi interessavano (e ai quali ho giocato fino ad ora): BIT.TRIP RUNNER, e Swords & Soldiers.

Partiamo da BTR, il quale fa parte della serie BIT.TRIP, che comprende anche il gioco del quale ho parlato la volta scorsa, e cioè BIT.TRIP BEAT. Dunque a differenza dell'altro (che fa pena) questo è molto più bellino e intrigante. Vi svelo un segreto: quando vidi Beat in offerta su Steam pensai che fosse Runner, ecco perché ci sprecai 2,22 euro. Comunque sia parliamo di Runner. Un platform (è nova) dicevo, ma non un platform classico. Il protagonista è Commander Video (tra l'altro personaggio sbloccabile in Super Meat Boy) che deve correre attraverso i livelli a ritmo. Sì, avete capito bene: non potrete MAI interrompere la corsa del personaggio, ma potrete solo eseguire una serie di mosse: saltare, tirare un calcio, fare la scivolata, usare trampolini.

Lo scopo del gioco è, semplicemente (e compulsivamente), arrivare alla fine cercando di raccogliere tutti i pezzi d'oro. Sembra facile ma non lo è, visto che si perde spesso... appena CV (non curriculum vitae, ma Commander Video, che è meglio (cit.)) toccherà qualsiasi ostacolo tornerà, infatti, immediatamente al punto di partenza, e il livello ricomincerà da capo. Per riuscire nell'impresa "basta" imparare il pattern a memoria, e vi assicuro che una volta arrivati in fondo allo schema proverete una grassa soddisfazione. Come BIT.TRIP BEAT (merda) anche qui ci sono solo tre livelli... peccato che abbiano tutta una luuunga serie di sottolivelli e che questi, grazie a Dio, non durano 20 cazzo di minuti l'uno. Alla fine del livello, se avrete raccolto tutto l'oro, andrete a finire nel livello bonus, che si ispira nientepopòdimenoché ...


A Pitfall!! per l'Atari!
Comunque, a parte sta minchiata, i livelli sono curati e graficamente il gioco è molto gradevole, ha una grafica retrò (quante volte l'avrò scritto retrò?) tutta sua, particolare e colorata. Le musiche poi sono parte centrale del gioco, e durante lo scorrere dello schema vi troverete, probabilmente, a muovere la testa a ritmo proprio per aiutarvi a proseguire...
...io non lo faccio, c'è chi lo fa compulsivamente.

Immagine casuale del gioco per arricchire il post altrimenti troppo poco vario.

Lo consiglio? Nì. Vero che non è male, ma non vale 10 euro. Se non fosse stato nel bundle non l'avrei mai preso a quella cifra, piuttosto me lo sarei fatto regalare da SkidRow (ma come sarò fine?). Ripetitivo e non troppo profondo, è comunque molto superiore al suo fratello (non so se one o ino) BIT.TRIP BEAT, che secondo me è un'ottima idea sviluppata peggio che malissimo. 

Il vero pezzo forte del bundle però, almeno per me, è il titolo che mi ha spinto ad acquistare il pacchetto: Swords & Soldiers! Trattasi di un gioco di strategia in 2D molto stupido ed ironico, che si basa sulla guerra tra antiche civiltà. Le antiche civiltà in questione sono: i vichinghi, i cinesi, e gli aztechi. Dunque... oddio che noia spiegare le meccaniche di gioco. Beh, che dire: su una piattaforma orizzontale due schieramenti si sfidano a colpi di raccolta risorse e di produzione di unità. Diciamo che è un Warcraft semplificato. Le unità base sono quelle che raccolgono l'oro, l'oro serve per costruire le torri, per costruire le unità, e per ricercare i potenziamenti. 

Esempio di battaglia: in questo caso vichinghi (sinistra) contro aztechi (destra).

I vichinghi sono forti e lenti, i cinesi deboli e veloci, gli aztechi sono gli strani del gruppo. Giocare è una rincorsa: non avrete un attimo di tregua. La modalità campagna è piuttosto corta, e serve soprattutto a "spiegare" come funziona il gioco, oltre a proporre missioni leggermente diverse dalla solita battaglia standard. Le battaglie standard le potete fare sia in singolo, contro la cpu (3 livelli di difficoltà e scelta tra 9 mappe diverse), oppure online. Eh sì, c'è il gioco online. Eh sì, l'ho già provato. Eh sì, ci ho già perso e mi ci sono già compulsivamente incazzato. Oltre all'oro c'è anche il mana, che serve per tirare le magie. Il mana si rigenera da solo, ma ogni fazione ha un modo tutto suo per aumentare la velocità della rigenerazione: i vichinghi potenziano semplicemente la velocità di rigenerazione, i cinesi costruiscono templi, gli aztechi possono invece (tramite una magia) sacrificare le loro unità e convertire il loro costo in oro in mana. Nonostante le tre fazioni siano piuttosto differenziate, le battaglie avranno un solo unico scopo: buttare fuori unità a manetta. Man mano che la partita va avanti la velocità di gioco aumenta, il che rende tutto molto frenetico e, per me, compulsivamente divertente. 

Le battaglie online sono piuttosto competitive, trovare avversari non è difficile, risalire la classifica dei migliori giocatori sì (anche perché il gioco è piuttosto vecchiotto ormai). Diciamo che lo si può prendere seriamente e non: è sia casual che "agonistico", sempre nei limiti dell'umana concezione (aka non è COD BLOPS). La grafica è coloratissima e simpaticissima (madonna mi sembra di essere Barbara D'Urso), le animazioni sono ben fatte, le musiche abbastanza ripetitive... ma tanto non avrete tempo di ascoltarle attentamente. 

Se qualcuno ce l'ha e vuol giocare con me mi mandi una email che gli darò tutte le dritte per farlo! Detto questo c'è poco altro da aggiungere: si può risalire ad una strategia cardine per ognuna delle tre fazioni, ma ci ho giocato troppo poco per poter affrontare tale argomento compulsivament... ehm, dettagliatamente. Posso dirvi che ogni fazione ha il suo tank, il suo FPS, il suo mago, e via così. Le magie sono differenti: i vichinghi lanciano il fulmine che uccide una sola unità, i cinesi hanno la pioggia di frecce che copre un'area, gli aztechi hanno il veleno che colpisce un'area ristrettissima ma continua a fare danno anche dopo che le unità nemiche l'hanno attraversata. Le torri sono diverse: quelle vichinghe fanno danno e richiedono un'unità per essere messe in funzione; quelle cinesi sono i suddetti templi che accelerano l'aumentare del mana; quelle azteche sono costose e spaccano di brutto, ma richiedono due upgrade per essere costruite (le altre solo uno). Le unità più forti sono diverse: i vichinghi hanno le catapulte, i cinesi... non hanno un'unità pesante, gli aztechi hanno i giganti. Poi, alla fine, troverete la magia fortissima che costa un casino di mana: il martello di Thor per i vichinghi, il dragone per i cinesi, una roccia enorme per gli aztechi. 

Thor pronto a lanciare il suo martello sul campo di battaglia!

Lo consiglio? Sì. SkidRow poteva regalarmi solo la versione giapponese, ed era leggermente scomoda. 10 euro per questo gioco li avrei spesi comunque, meglio ancora se li ho spesi prendendoci altri giochi insieme. Non dico che li valga, dico che PER ME li vale... poi fate vobis. 

Riguardo agli altri tre giochi: World of Goo lo vidi un po' di tempo fa e mi sembrò un puzzle carino; Nightsky è uno di quei giochi intellettualoidi strambi; NyxQuest è una pena (platform banale e bruttino).

Via vi saluto compulsivamente: ciaoCiAOCIAOciaoCIaaaOCihaoooArgh!




sabato 17 settembre 2011

SPECIALE - ACQUISTI IMPULSIVI.



In quanto videogiocatore incallito sono, anche (e forse per diretta conseguenza), un compratore compulsivo di giochi. Prima era difficile: bisognava uscire di casa (già un dramma), recarsi al negozio, relazionarsi col commesso (un problema, se era una commessa poi ancora peggio), pagare in contanti, ecc ecc. Non voglio ripensare alla vergogna che provai il giorno in cui decisi di acquistare Nintendogs per il DS. Un trauma.

MA ORA c'è il digital delivering, che per me è sinonimo di due siti principalmente: Steam (ok, l'applicazione più che il sito), e GOG.
Steam offre di tutto a prezzi bassi, è un servizio sicuro e serio, fornisce regolare ricevuta mandata per email... insomma, a mio modo di vedere è perfetto. GOG è uguale, ed è pieno zeppo di vecchi giochi risistemati per funzionare anche sui SO più nuovi (in particolare Vista, XP, e 7).

Cosa succede, quindi, a uno come me quando gli si da la possibilità di acquistare con un semplice clic e gli si offrono ogni giorno giochi nuovi (e vecchi nel caso di GOG) a prezzi ridicoli? Partono gli acquisti impulsivi. Ecco quindi una lista di acquisti impulsivi dei quali, ahimé, mi sono pentito.

BRAID
Parliamoci chiaro: non sto dicendo che Braid è brutto, tutt'altro, sto dicendo che non è adatto a me. Un platform con uno stile unico, con enigmi originali, con un contento per niente banale... eppure io, non so come mai sinceramente, mi ci scasso i maroni. Lo so lo so, non capisco niente di videogiochi, uno che apprezza The Graveyard e Yume Nikki e poi si rompe con Braid non ha forse senso di esistere su questo pianeta... ma che vi devo dire? Mi aspettavo un po' più di azione, e non c'è. Mi aspettavo una storia un po' meno filosofica, non una roba complicatissima come quella di Braid. Gli enigmi sono originali PERO' io mi ci rompo troppo, sono TROPPO difficili per la mia testolina da ritardato, e quindi mi arrendo prima del tempo. Risultato? Due ore giocate in diversi mesi.

SOLDI BUTTATI VIA: fortunatamente solo 2,22 euro, perché era in offerta su Steam quando lo comprai.

JAMESTOWN
La prima partita con Jamestown fu AWESOME. Poi, dopo appena quattro ore, ci fu l'abbandono. Perché? Non lo so. Forse l'estrema difficoltà che, reiterata, mi ha tolto la voglia anche solo di provare a finire il gioco. Va bene avete ragione anche qui: ma uno che dice che Super Meat Boy è cicciofico, poi si "sdubbia" con Jamestown? Ancora una volta: che vi devo dire? Il gioco è veramente bello, tanto di cappello ai realizzatori, ma non mi prende più di tanto. Quel giorno (quello della prima partita) ebbi voglia di uno shmup... già dal giorno dopo inizi a giocare per inerzia.

SOLDI BUTTATI VIA: eh, questa volta ben 8,99 euro. Tapino me.

DUNGEON KEEPER
Ma che gioco era Dungeon Keeper? Ma quanto CAZZO era bello DK? Quando lo vidi su GOG, ormai alcuni mesi fa or sono, non credetti ai miei occhi: DUNGEON KEEPER SU GOG! CAZZO, DUNGEON KEEPER SU GOG! Lo compro, mi ci sparo una roba come tre-tre ore e mezza al giorno e poi... non lo finisco nemmeno. Esattamente, fatta quasi tutta la campagna ho smesso. Memore dell'estate che ci passai su da ragazzino ho tentato vanamente di ripetere l'esperienza. Ma è proprio vero (almeno per me): il passato è passato e va dimenticato. Non lo so perché mi ci sono stancato, DK è infatti un gioco molto attuale e super-godibile anche oggi a mio parere, è un CAPOLAVORO... ma boh, ho smesso dopo quei 2-3 giorni di ritorno totale all'ardore della mia adolescenza ludica.

SOLDI BUTTATI VIA: fortunatamente solo 5,99 dollaroni.

LEGEND OF FAE
I ragazzi (2) della Endlessfluff sono molto gentili e professionali. Acquistai il loro Legend of Fae su Steam e, quasi subendo un attacco cardiaco, scoprii che non mi girava. NOOOOOOOOOOOOOO!!! Dopo imprecazioni varie scoprii anche che non ero l'unico ad avere tale problema: è proprio un problema del gioco di Steam, e quindi i ragazzi (2) della Endlessfluff si misero subito al lavoro per risolvere il problema... che non è stato ancora risolto. Come ho fatto quindi a rompermi le palle con Legend of Fae? Siccome loro sono gentilissimi e disponibilissimi (così come l'assistenza di Steam, mi hanno risposto subito) mi fornirono il codice per sbloccare il gioco scaricato dal sito, che invece funziona a tutti. Quindi, se vi interessa, non prendetelo su Steam ma sul sito della Endlessfluff. MA COSA DIAMINE E' LEGEND OF FAE??? Un attimo eh! E' un misto tra GDR e puzzle-game, sullo stile di Puzzle Quest (quindi "alla Bejeweled"). Raccogliendo palline (nello schermo inferiore) si caricano le magie, dopo aver caricato le magie le si spara sui mostri (nella schermata superiore). La protagonista del gioco è una DOLCISSIMA ragazzina che, purtroppo, ha una gamba malata e quindi zoppica. La storia non è niente di originale, ma è raccontata molto molto bene. Si avanza di livello e si sbloccano nuove magie (e nuove combo di magie), ci sono un sacco di livelli, è rigiocabilissimo... ma io dopo poco mi ci sono scassato la m*nchia. Sono senza cuore, lo so.

SOLDI BUTTATI VIA: 800mila euro! No scherzo, circa 9 euro.

E, per il titolo finale di questa INTERESSANTISSIMISSIMA rubrica, mi preparo perché devo proprio vomitare il mio ODIO PURO.

BIT.TRIP BEAT


Aaaaaaaaaargh!!! Questo è il mio verso tipico quando smetto di giocare (per furia del berzerker) a Bit.Trip Beat. Il gioco è ganzo eh (come si dice dalle mi' parti) ma porca miseriaccia infamelurida quanto è difficile. L'ho comprato DUE GIORNI FA e già mi ha fatto incazzare più di qualsiasi altra cosa in vita mia fino ad ora (e questo vi fa capire quanto la mia vita sia piena di cose). In pratica il gioco è un'evoluzione, secondo me, di Breakout: siete una barra che si muove verticalmente, e dovete rimandare indietro delle robe che vi arrivano addosso "a ritmo". E' un prode guerriero dell'armata dei rhythm games, con stile grafico retrò e, devo ammetterlo, piuttosto divertente. MA TROPPO DIFFICILE. Ci sono solo tre livelli, e questi livelli durano una ventina di minuti l'uno, senza checkpoint. Praticamente è impossibile, o meglio, bisogna impararsi i pattern a memoria perdendo e riperdendo... e chi ne ha voglia???

SOLDI BUTTATI VIA: solo 2 euro, era in offerta (e comunque 7,99, il suo prezzo reale, è un FURTO!).

Ciao.


Ma quando caspita esce??? Lo voglio!

mercoledì 14 settembre 2011

3 - @!#?@!

Gioco: Q*Bert
Software House: Parker Bros.
Anno: 1983
Genere: Puzzle

Ci siamo, siamo finalmente arrivati al post dedicato a Q*Bert! In Q*Bert il protagonista è un... coso... che non so come descrivere, ve lo faccio vedere.

Quell'affare lì che si prende una pallina in testa.


Il nostro simpatico amico "vive la sua vita sui cubi" (cit. Caparezza) e ha a che fare con piramidi alle quali deve, praticamente, cambiare colore.

Non so fare a spiegarmi, ecco un esempio di una schermata di gioco tipica.

Il concept del gioco è, insomma, abbastanza strambo. Ci sono tantissime versioni di questi giochino, infatti è uscito su: Commodore 64, su tutte le versioni dell'Atari, c'era il cabinato arcade, è uscito su NES, addirittura su Dreamcast in una versione rinnovata, su Game Boy e Game Boy Color, e su tutta un'altra serie di consoles. La sua fama è scemata nei tempi recenti, stiamo pur sempre parlando di un gioco stravecchio, MA devo ammettere che tra tutti i vari arcade degli anni passati questo, sicuramente, ha sentito meno l'inesorabile scorrere dei lustri. Mi spiego meglio (ci provo almeno): giocare a Q*Bert, oggi, è ancora divertente! 

Sapete cosa penso? Che i giochi migliori siano quelli che mescolano semplicità di gameplay a profondità di gioco, e Q*Bert rientra perfettamente in codesta
categoria. Far saltellare questo... coso... per tutta la piramide cercando di fargli evitare i nemici, beh, è incredibilmente assuefacente. 

Non che ci sia molto altro da dire eh, soprattutto della versione per l'Atari 2600. Parliamo un po' dei nemici va. Ci sono delle semplici palline rosse che cadono dalla cima della "piramide cubica", una bestia verde che cambia il colore dei cubi quando ci passa sopra (ovviamente al contrario di quello che vi serve, quindi da noia), e, soprattutto, il nemico più TEDIOSO della storia dei videogiochi: la pallina rosa che, dopo che è arrivata sul fondo della piramide, si trasforma in un cattivissimo serpente che vi inseguirà per tutto il corso della schermata in atto. Come sconfiggerlo? Q*Bert è pacifico e non ha attacchi, di fatto il pulsante rosso sul controller non serve a una mazza, e il povero... coso... ha solo due modi per liberarsi dei cattivi. Le piattaforme esterne alla piramide, sulle quali Q*Bert potrà salire per arrivare in cima alla piramide E eventualmente far cadere nel vuoto il malvagio rettile; e una pallina verde che, se presa, fermerà il tempo per alcuni secondi consentendovi di muovervi liberamente. Quando la biscia salta nel vuoto uccide anche tutti gli altri nemici (cioè le palline rosse)... in pratica da questo possiamo dedurre che è lei la capa dei cattivi!


Il malvagio serpente.

Dal punto di vista tencico? Beh, è l'Atari, non è che ci si possa aspettare più di tanto. I suoni sono suoni da Atari, gli effetti grafici sono effetti da Atari, e in generale il tutto non risulta sgradevole alla vista. I movimenti di Q*Bert, ad esempio, sono incredibilmente fluidi (anche se privi di animazione). I movimenti dei mostri, al contrario, non sono per niente fluidi, e come al solito quando ci sono troppe cose a schermo salta fuori il famoso "effetto intermittenza", causando perdite di vite che non dipendono dalla bravura del giocatore. Anche il gameplay ha i suoi difetti, visto che all'inizio non è facile capire come direzione Q*Bert... anche se questo si risolve semplicemente con un pochino di pratica. Il controller dell'Atari è un po' orrendo, non me ne voglia chi lo ama. Piace anche a me, non uso altro, però a volte per apprezzare i giochi non sarebbe sbagliato giocarci col celeberrimo gamepad del Genesis (Mega Dirve) che, come tutti sanno, è compatibile.

Il gioco prosegue all'infinito ed aumenta gradualmente la sua difficoltà, e l'aumenta in termini di quantità di nemici (le palline rosse, perché quella rosa è sempre e solo una), e in blocchi ai quali cambiare colore. E CIOE'??? Cioè nei primi livelli basta saltarci una volta, poi due, e via così...

Sto post sta diventando noioso quindi credo che lo chiuderò qui. Cosa posso dire in conclusione? Q*Bert non è un must-have secondo me, ma lo vedo comunque come un gioco divertente e "al passo coi tempi". Capiamoci bene: se avete un Atari troverete pochi giochi divertenti ancora oggi, e questo è uno di quelli. Come Tetris, come Pac-Man, come Mario Bros, anche Q*Bert può essere giocato per perdere tempo in allegria senza troppo impegno. La differenza tra questo e, per esempio, Adventure, è che Q*Bert lo si rigioca con piacere, mentre Adventure o per nostalgia o per "ricerca". 

Ah, mi sono dimenticato di spiegare il titolo. In effetti era la parte più divertente del post... beh, quando il nostro... coso... viene colpito da un nemico, praticamente impreca dicendo: "@!#?@!", che altro non è, a mio avviso, che un "vaffanculo" criptato. La cosa mette allegrezza. 

Appunto...

Via, non so cosa scrivere per la prossima volta, BOH! 
Ciao!


sabato 10 settembre 2011

SPECIALE - YUME NIKKI

Che sfiga, neanche il tempo di fare la classifica dei miei giochi indie preferiti che, il giorno dopo (cioè ieri), ne scopro uno bellissimo che avrei sicuramente inserito.

Prometto che la smetto con questi speciali, sennò finisco per fare come MTV che non manda più un cazzo di musica. Questo da un blog sull'Atari sta diventando un blog sui videogiochi (strani) in generale... va beh!

Quindi, in attesa di Q-Bert, ho deciso di dedicare un post intero a questo gioco che definire particolare è poco: Yume Nikki (2005, by Kikiyama).


Il diario dei sogni, tradotto. Questo JRPG (anche se non lo è in realtà) è stato realizzato interamente con RPG Maker 2003, programma della Enterbrain fatto apposta per creare JRPG. Ogni programma si può usare in diverse maniere; il creatore di Yume Nikki ha deciso di farci esplodere la sua mente... beh, non malata perché non voglio offendere nessuno, diciamo "piena di roba un po' così". La realizzazione è veramente stupenda, curata nel minimo dettaglio, e per chi conosce RPG Maker è facile intuire che, quindi, il lavoro debba essere stato tanto. RPG Maker è effettivamente facile da usare (ci riesco pure io che sono un demente), ma se ci si vuol fare qualcosa di davvero personale (come Yume Nikki) non si può certo dipendere dalle sue cose "base", che son piuttosto banali. Mi spiego meglio: in questo gioco tutti gli sprite e tutte le animazioni sono originali, non prese da internet o dal database del programma, così come anche le musiche. Io di solito non giudico il programma usato per fare un gioco, giudico il gioco e basta. Devo ammettere però che quando ho saputo che Yume Nikki era stato realizzato con RPG Maker, ho avuto un po' di pregiudizi, forse perché mi sembrava un programma "4fun". Mi sono giustamente dovuto ricredere. 

Detto questo vi spiego di cosa tratta il gioco. In pratica voi controllate una bambina di nome Madotsuki che, in quanto "hikikomori" (http://en.wikipedia.org/wiki/Hikikomori), non riesce ad uscire dalla sua stanzetta. Dentro quest'ultima la bambina ha poche azioni possibili: può giocare ad un videogioco "NES-style" VERAMENTE DEPRIMENTE che si chiama Nasu (in pratica un mostriciattolo che deve raccogliere delle melanzane che cadono dall'alto), può mettersi seduta sulla scrivania (per salvare i progressi nel gioco), può andare sul balcone, oppure può... dormire. Tutta la "storia" è ambientata nei suoi disturbati sogni.

La cameretta di Madotsuki.

Una volta che Madotsuki si sarà addormentata, noi avremo l'accesso al Nexus (connessione), una stanza con 12 porte tutte diverse tra loro. Ogni porta ci trasporterà in un mondo surreale, un sogno, nel quale dovremo muoverci per cercare i vari "effetti" (25 in tutto), degli oggetti (beh, in realtà non sono tutti dei veri e propri oggetti) che, una volta raccolti, daranno a Madotsuki dei poteri speciali, alcuni inutili ed altri no. Lo scopo del gioco è raccogliere tutti questi "effetti" e dropparli, sotto forma di uova, nel Nexus. Dopo potremo vedere il finale. Non si tratta di un gioco di ruolo classico: raccogliendo gli "effetti" si potrà sì aumentare di livello, ma questo non servirà proprio a nulla. :\

Il Nexus (anche se non sono mica sicuro che sia maschile, magari è "la" Nexus! Nel dubbio chiamiamola "Stanza di connessione".).

Yume Nikki è un gioco esplorativo, surreale, un'esperienza che più che giocata va vissuta. Per darvi un'idea di questi mondi che si celano dietro le porte del Nexus, beh, eccovi alcuni esempi...





Per dire eh...
Gli effetti. Ce ne sono di tutti i tipi: dalla bicicletta (che vi farà montare su una bicicletta), al flauto (che vi farà avere un flauto da suonare), alla coperta (che vi consentirà di avvolgervi un una coperta), fino ai più insani, tipo uno di cui non ricordo il nome il quale trasforma la testa di Madostruki in una mano con un occhio sopra (!). Ottenerli? Sono degli oggetti, o dei mostriciattoli, o delle semplici cose a caso: bisogna interagirci (premendo spazio sulla tastiera) per ottenerli. La bicicletta la si trova sotto forma di bicicletta, ovviamente, ma ad esempio l'effetto "midget" (minorato... credo), lo si ottiene interagendo con una specie di folletto che saltella in qua e in la non ricordo in quale stanza. Cosa fa l'effetto "midget"? Rende Madotsuki più piccola. Serve a qualcosa? Non mi pare. Una volta collezionato un effetto, questo andrà a finire nel vostro menù di gioco, e per usarlo basterà accedere al suddetto menù e sceglierlo (così come per dropparlo come uovo nella stanza Nexus, usarlo e poi, nel gioco, premere il tasto 5 sulla tastiera).

Immagine fica di una stanza fica messa perché, altrimenti, ci sarebbero state troppe parole consecutive che, probabilmente, avrebbero reso noioso questo post!


Nota: si può giocare anche con un gamepad, no problem.

Il tutto è accompagnato da una colonna sonora molto inquietante (come se non bastasse il gioco), che crea un'atmosfera davvero un po' assurda, surreale, ma soprattutto disturbante. Le stanze non hanno confini, quindi potrete perdervi con facilità, ma esiste comunque una struttura che mi è sembrata abbastanza fissa. Entrate in una stanza, cercate una porta, entrate in un labirinto, girate per il labirinto, cercate un'altra porta, e via così. Le ambientazioni che incontrerete saranno tutte molto varie e, come sempre, piuttosto paurose. 

La stanza comunemente chiamata dagli appassionati "Hell", il labirinto più famoso del gioco.

Non si muore ma ci sono dei mostri: sono pochi, possono essere uccisi con l'effetto "knife" (che munirà Madotsuki di un coltello), ma non vi uccideranno. Quando vi toccheranno vi teletrasporteranno in una zona senza uscita... fortunatamente per noi il creatore di Yume Nikki ha deciso di non rendere questa sua opera ANCHE frustrante, e quindi sarà possibile in qualsiasi momento uscire dai sogni premendo il tasto 9 della tastiera (Madotsuki per svegliarsi si darà un pizzicotto sulla guancia, che carina :')). 

Devo essere onesto; Yume Nikki mi piace molto, però a volte diventa TANTO noioso (almeno secondo i miei gusti). Girare per stanza infinite con la possibilità di non trovare nessun effetto anche per parecchio tempo passato ad esplorare, beh, può diventare tediante. Però, questo è voler cercare il proverbiale pelo nell'altrettanto proverbiale uovo; il gioco è bello, io lo STRA-consiglio, anche solo per provarlo... tanto è gratis.

Ebbene sì Yume Nikki è freeware, non viene aggiornato da un po', e FORTUNATAMENTE qualche anima pia l'ha tradotto così da rendere possibile l'esperienza anche a noialtri non-giapponesi (forse mi ero dimenticato di dire che il gioco era giapponese, ma va beh, una cosa così malata secondo voi da dove poteva venire fuori?!).

Battuta razzista. Chiedo scusa.

Il gioco ha avuto un grande successo (dando il via ad una serie infinita di cose fanmade, da cartoni ad altri giochi), fico se si pensa che è stato fatto senza scopo di lucro. Lo si trova cercandolo in internet senza problemi, gira SU TUTTO, e vi regalerà sicuramente qualcosa di nuovo. Non so se bello, ma nuovo di sicuro! :D

Visto che ho messo fin troppe faccine in questo post, vi lascio con un video del gioco così da farvi capire un po' meglio, perché mi sembra di esser stato un tantino confusionario. Inoltre vi linko anche la Wiki del gioco (ebbene sì, esiste! Con tanto di teorie psicologiche sul finale!). 

Bene, la prossima volta GIURO parlerò dell'Atari... a parte che, sinceramente, ma ve ne fotte qualcosa? 





giovedì 8 settembre 2011

SPECIALE - TOP 10 GIOCHI INDIPENDENTI.

Scusate per l'immagine orrenda.

Ho mentito.
Io non gioco solo con l'Atari 2600... io gioco anche ad altro. Console? Una volta, ho smesso. Diciamo che la mia vita mi ha portato a re-interessarmi, dopo molto tempo, al computer. Insomma parliamoci chiaro: la distribuzione digitale è comoda, i giochi costano meno, e c'è più varietà. Ok, sicuramente Xbox Live, WiiWare, e PSN stanno tentando di fare la stessa cosa, e con ottimi risultati. Bene, ma su computer continua ad esserci comunque maggiore varietà... almeno per i miei gusti.

QUINDI questo mi porta al discorso principale, e cioè che ho sviluppato un amore viscerale per tutti quei giochi sviluppati dalle software house indipendenti. Idee originali, giochi molto belli, poco costo, tanto divertimento (e vario divertimento). Lungi da me fare un discorso complesso sul mondo degli indie games, non ne sarei capace... mi limito ad elencare i DIECI giochi indipendenti che, in questo ultimo anno, mi sono piaciuti di più. Questa è una lista personale, quindi non ho l'obiettivo di giudicare professionalmente questi giochi; mi piacerebbe, anzi, aprire una discussione sull'argomento!

Mi sono dilungato anche troppo e quindi VIA con la lista!

10) PROJECT ZOMBOID (The Indie Stone)
Costo: 0 euro. 
Parto con questo giochino che, sfortunatamente, non è ancora uscito. Solo la demo mi ha convinto ad inserirlo nella top 10. Favoloso: un open sandbox basato su un'invasione di zombie, con l'unico scopo della sopravvivenza. Solo l'idea mi fa impazzire... peccato che, per ora, si tratti realmente di poco più di un'idea. Il gioco ha avuto anche problemi di hackeraggio (potete leggerli a questo link: http://en.wikipedia.org/wiki/Project_Zomboid) ed è, purtroppo, nato sotto una cattiva stella. Appena uscirà ci butterò sicuramente qualche euro, se li merita tutti!

9) THE GRAVEYARD (Tale of Tales)
Costo: circa 3 euro.
Che dire di questo particolarissimo gioiellino? La protagonista è una vecchietta. Lo scopo? Visitare il cimitero e raggiungere la panchina. Cosa succede dopo? Parte una malinconica canzone. La vecchietta può morire casualmente in qualsiasi momento. In molti giudicano questo gioco un vero schifo, a me è piaciuto tantissimo (anche stavolta quasi solo per il concetto). Rilassa, fa pensare, fa provare malinconia. Mi piace. Non riesco a dire niente di più.


8) THE GISH (Cryptic Sea)
Costo: 1 dollaro!
Basta concetti stranissimi, passo ad un gioco "vero". The Gish è un platform con protagonista una... palla di catrame. Il sistema di controllo è complicato ma divertentissimo, piano piano si acquista bravura con questo particolare tipo di sistema di gioco e si va avanti in piacevolissimi livelli molto vari, tra enigmi fisici, salti, nemici da schiacciare, boss, ecc ecc. Grafica molto carina, colonna sonora di alto livello, editor di livelli (i livelli più belli possono essere scaricati da internet), diverse modalità di gioco, e trama permeata di ironia. Un bel gioco che costa "un'offerta libera". Io sono lucchese e quindi tirchio (ho offerto 1 dollaro, che è comunque la cifra più donata da tutti), ma potrete pagarlo quanto vorrete. Su Steam costa 10 euro... a voi la scelta. Secondo me anche 10 euro son giustificati!

7) SPELUNKY (Derek Yu)
Costo: 0 euro.
Altro giro, altro platform. Spelunky è un BELLISSIMO platform con livelli generati a caso. Il protagonista è una specie di pixelloso Indiana Jones che lancia corde, uccide mostriciattoli vari, raccoglie soldi, trova tesori, ecc ecc. Lo scopo è arrivare alla fine del livello, niente di meno. In due ore circa si finisce, però col fatto dei livelli generati a caso il tutto è rigiocabile all'infinito. Inoltre è molto molto divertente, il gameplay è perfetto, la grafica retrò è molto carina, e la colonna sonora è giusta. C'è tanta varietà di tesori, di armi, di mostri, di power ups, e di tutte le altre cose! Consigliatissimo, poi è pure open source!

6) TERRARIA (Re-Logic)
Costo: 10 euro.
Che gioco! In questa classifica non c'è Minecraft; c'è Terraria, perché a me piace di più! Stiamo parlando di quel particolare genere, l'open sandbox, che tanto successo ha fatto (grazie a Minecraft) nei tempi più recenti. Il vostro personaggio dovrà costruire una sua cittadina, scavare nel mondo fatto di blocchi, raccogliere oggetti, attraversare dungeons, e uccidere alcuni boss. Il gioco, potenzialmente, è infinito. Man mano che troverete cose anche gli NPCs aumenteranno: ad esempio se troverete un cuore "espandi-vita", il vostro villaggio si arricchirà di un'infermiera. I mondi sono sempre generati a caso, e si può scegliere la loro dimensione (piccolo, medio, grande). Non ci sono livelli, si farmano oggetti, si diventa più forti tramite armature, spade, armi varie, ecc. Scavare, collezionare, comporre ricette, costruire, e via così. Il gioco finisce. C'è infatti uno scopo: uccidere i tre boss principali. Ma dopo averli uccisi si può continuare a giocare senza problemi. Tecnicamente il gameplay è perfetto (mi sono dimenticato di dire che il gioco è in 2D e funziona come un platform), la grafica è in stile 16 bit (colorata e carina), e le musiche fanno bene il loro dovere di sottofondo. Si tratta di un gioco rilassante ma anche "farmone", competitivo ma non troppo. Inoltre si può giocare in coop fino a quattro giocatori via internet, il che aggiunge non poco interesse al tutto. Insomma, mi sembra proprio che valga 10 euro, no?

5) LIMBO (Playdead)
Costo: 10 euro.
Questo è l'unico caso dove, forse, non giustifico la spesa. Limbo è un gioco veramente molto particolare, si tratta di un platform (è nova!) basato su enigmi fisici. Il gioco in sé non è niente di speciale, è un classico "trial & error" in 2D. Ma quello che, letteralmente, fa il gioco, è l'atmosfera. La grafica è qualcosa di speciale, guardate l'immagine per capire. Tutto nero, tutto misterioso, senza uno straccio di trama. Un gioco piuttosto brutale, crudele, e angosciante. L'unico difetto che trovo a Limbo è il fatto che dura poco e non è rigiocabile: se non siete dei ritardati come me (che ci ho messo 4 ore!), in 2 ore finirete tutto e via, forse non ci rigiocherete mai più. Quello che vi voglio spiegare, in poche righe, è questo: l'esperienza che Limbo vi regalerà sarà unica. A voi la decisione se scommettere su un prodotto così strano o no.

4) MOUNT & BLADE (Tale Worlds)
Costo: dipende. Si trova sia a 20 che a 10 euro.
Questo gioco non è un platform! Si tratta infatti di un gioco di ruolo aperto (senza una fine od uno scopo preciso) che vuol ricreare un'ambientazione squisitamente medievale. Io parlo della versione base perché ho questa e questa mi è piaciuta: ci sono due espansioni, più ricche di contenuti, che non ho ancora provato. Il gioco è molto semplice: voi siete un eroe (o un'eroina) al galoppo del vostro destriero, viaggerete per il mondo che è diviso tra diverse fazioni, e dovrete fare... quello che volete. Potrete legarvi ad una fazione e diventare un ricco feudatario, potrete fare il signore della guerra, potrete fare il bandito... dipende da voi! Costruirete una vostra armata, prima composta da contadinotti e dopo da guerrieri veterani. I combattimenti (fulcro del gioco) saranno prima di piccole dimensioni (cinque contro sei, sette contro otto, ecc), e poi anche molto più grandi (trenta contro quaranta, centinaia contro centinaia, e via così). Mount & Blade è ripetitivo: prendere missioni (che sono cinque o sei in tutto che si ripropongono volta volta), combattere, partecipare ai tornei nelle città, raccogliere soldi, potenziare l'armata, potenziare l'equipaggiamento, e tutta questa serie di cose. La vera fortuna è il gameplay degli scontri: divertentissimo, bilanciato, e che non stanca mai! C'è varietà di armi, e le battaglie non sono mai uguali tra di loro. Col pulsante destro del mouse ci si difende, col sinistro si colpisce (clic sinistro movimento a destra, colpo da destra; clic sinistro movimento in su, colpo da sopra; e via così). Si può decidere se combattere a cavallo o a piedi, nel primo caso avrà un'importanza fondamentale la velocità (che modifica il danno inflitto). Insomma, un gioco molto divertente che con le espansioni aggiunge sicuramente qualcosa di più al già perfetto sistema di combattimento (ad esempio aggiunge le battaglie online, non presenti nella versione base della quale sto parlando ora). Le specifiche tecniche... me ne sono dimenticato! Tutti i giochi di cui ho parlato (compreso questo) non hanno problemi, girano sul mio portatile con scheda intel integrata, sicché voglio dire! Mount & Blade ha una grafica carina, non bellissima, ma con tutti i dettagli al massimo diventa veramente piacevole (non che non lo sia anche con tutto al minimo come ci gioco io).

E siamo arrivati sul podio! Accipgina che fatica scrivere questo post... non mi dilungo troppo, volevo dare descrizioni veloci, spero che gradiate lo stesso!

3) VVVVVV (Terry Cavanagh)
Costo: circa 5 euro.
E ritorna il platform! VVVVVV è un bellissimo gioco, veramente. Grafica non retrò, di più, visto che si rifà allo stile del Commodore 64 (guardare immagine), e gioco avvincente e difficile. L'astronave del capitan Viridian si schianta nello spazio profondo, e tutti i membri dell'equipaggio si sperdono in questo luogo misterioso e pericoloso. Compito del prode capitano? Salvare i suoi sottoposti! In questo gioco non si salta: ci si muove con le frecce e, con l'unico altro pulsante che serve, si "inverte la gravità" del protagonista. Quindi c'è una particolare componente nella grafica E una particolare componente nel gameplay. Il gioco è piuttosto corto (2-3 ore, a tirarla per le lunghe) ma, a differenza di Limbo, è rigiocabile. Il mondo non è generato a caso, è sempre quello, ma è lo stile di gioco che è talmente divertente da non stancare praticamente mai. Si tratta di uno di quei rari casi in cui si fa sempre la stessa cosa senza mai perdere nulla (o quasi) del divertimento originario. Aggiungete a tutto ciò una colonna sonora DA PAURA, editor di livelli, e modalità di gioco diversificate, ed otterrete un prodotto di indubbio valore! Consigliatissimo, spesa super-giustificata!

2) SUPER MEAT BOY (Team Meat)
Costo: 15 euro.
Caso: gioco indipendente sì, ma fatto coi soldi. Super Meat Boy è un piccolo capolavoro, che ha ottenuto un enorme successo. Si tratta di un platform (giuro è l'ultimo) super difficile e super veloce. Grafica molto carina, colonna sonora DA URLO (meglio anche di quella di VVVVVV), rigiocabilissimo, gameplay perfetto (l'ho detto tante volte, ma che ci posso fare? Il gameplay è la parte fondamentale di un gioco, gli sviluppatori indipendenti dei giochi di cui ho parlato lo sanno e ci mettono la massima attenzione... a volte, però, giochi molto più blasonati peccano proprio in quello!), e, in definitiva, gioco non da un paio d'ore e via, ma gioco serio che si merita tutto il successo che ha. La fa da padrona l'ironia, sia nella trama che nel gioco in sé. Non mi dilungo troppo su Meat Boy, è famosissimo e non voglio certo spenderci altre futili parole. I livelli sono tantissimi, il design dei livelli è geniale (come anche quello di VVVVVV), ci sono tantissime cose sbloccabili, tra le quali personaggi alternativi che sono pescati da altri giochi indipendenti (uno dei personaggi sbloccabili è Viridian di VVVVVV). Forse, tra tutti quelli che ho elencato fino ad ora, Super Meat Boy è il gioco più completo. Da provare assolutamente, ma attenzione: è davvero difficile, frustrante, ai limiti dell'impossibile. Bisogna essere hardcore fan dei platform (come me) per farselo piacere... altrimenti potrebbe regalarvi solo frustrazione. Il costo, poi, non è altissimo ma nemmeno bassissimo, è giustificato sicuramente, però è d'obbligo capire prima se si vuol entrare in questo mondo di difficoltà estrema!

1) PLANTS VS ZOMBIES (PopCap Games)
Costo: 10 euro.
Cioè devo anche parlare di questo gioco? Non lo conoscete? Il tower defense, lo dico sinceramente, ha rotto le palle, ma PvZ è un bellissimo gioco (ma quante volte l'ho detto?!). Già solo per l'idea, piante che difendono una casa dagli zombie, ma anche la realizzazione è veramente TANTA ROBA. Un gioco infinito, io personalmente ci ho giocato più di 80 ore. OTTANTA ORE ve ne rendete conto??? Si tratta di collezionare piante, piantarle mentre gli zombie avanzano, e costruire pian piano (ma in un climax perfetto) un sistema difensivo perfetto. Le piante sono tante, gli zombie sono tanti, i power ups pure... insomma, non ci si stanca mai, è veramente un gioco "spreca tempo" da antologia, a livello di Tetris e Pac-Man. 10 euro? Mai spesi meglio.

Beh, fine. Cosa c'entra tutto questo con l'Atari? Se ci fate caso noterete che quasi tutti questi giochini hanno un collegamento col retrogaming: vuoi per la grafica, vuoi proprio per il gameplay. Una digressione che avevo voglia di fare, tutto qui.

La prossima volta si torna all'Atari però!
Ciao!