sabato 10 settembre 2011

SPECIALE - YUME NIKKI

Che sfiga, neanche il tempo di fare la classifica dei miei giochi indie preferiti che, il giorno dopo (cioè ieri), ne scopro uno bellissimo che avrei sicuramente inserito.

Prometto che la smetto con questi speciali, sennò finisco per fare come MTV che non manda più un cazzo di musica. Questo da un blog sull'Atari sta diventando un blog sui videogiochi (strani) in generale... va beh!

Quindi, in attesa di Q-Bert, ho deciso di dedicare un post intero a questo gioco che definire particolare è poco: Yume Nikki (2005, by Kikiyama).


Il diario dei sogni, tradotto. Questo JRPG (anche se non lo è in realtà) è stato realizzato interamente con RPG Maker 2003, programma della Enterbrain fatto apposta per creare JRPG. Ogni programma si può usare in diverse maniere; il creatore di Yume Nikki ha deciso di farci esplodere la sua mente... beh, non malata perché non voglio offendere nessuno, diciamo "piena di roba un po' così". La realizzazione è veramente stupenda, curata nel minimo dettaglio, e per chi conosce RPG Maker è facile intuire che, quindi, il lavoro debba essere stato tanto. RPG Maker è effettivamente facile da usare (ci riesco pure io che sono un demente), ma se ci si vuol fare qualcosa di davvero personale (come Yume Nikki) non si può certo dipendere dalle sue cose "base", che son piuttosto banali. Mi spiego meglio: in questo gioco tutti gli sprite e tutte le animazioni sono originali, non prese da internet o dal database del programma, così come anche le musiche. Io di solito non giudico il programma usato per fare un gioco, giudico il gioco e basta. Devo ammettere però che quando ho saputo che Yume Nikki era stato realizzato con RPG Maker, ho avuto un po' di pregiudizi, forse perché mi sembrava un programma "4fun". Mi sono giustamente dovuto ricredere. 

Detto questo vi spiego di cosa tratta il gioco. In pratica voi controllate una bambina di nome Madotsuki che, in quanto "hikikomori" (http://en.wikipedia.org/wiki/Hikikomori), non riesce ad uscire dalla sua stanzetta. Dentro quest'ultima la bambina ha poche azioni possibili: può giocare ad un videogioco "NES-style" VERAMENTE DEPRIMENTE che si chiama Nasu (in pratica un mostriciattolo che deve raccogliere delle melanzane che cadono dall'alto), può mettersi seduta sulla scrivania (per salvare i progressi nel gioco), può andare sul balcone, oppure può... dormire. Tutta la "storia" è ambientata nei suoi disturbati sogni.

La cameretta di Madotsuki.

Una volta che Madotsuki si sarà addormentata, noi avremo l'accesso al Nexus (connessione), una stanza con 12 porte tutte diverse tra loro. Ogni porta ci trasporterà in un mondo surreale, un sogno, nel quale dovremo muoverci per cercare i vari "effetti" (25 in tutto), degli oggetti (beh, in realtà non sono tutti dei veri e propri oggetti) che, una volta raccolti, daranno a Madotsuki dei poteri speciali, alcuni inutili ed altri no. Lo scopo del gioco è raccogliere tutti questi "effetti" e dropparli, sotto forma di uova, nel Nexus. Dopo potremo vedere il finale. Non si tratta di un gioco di ruolo classico: raccogliendo gli "effetti" si potrà sì aumentare di livello, ma questo non servirà proprio a nulla. :\

Il Nexus (anche se non sono mica sicuro che sia maschile, magari è "la" Nexus! Nel dubbio chiamiamola "Stanza di connessione".).

Yume Nikki è un gioco esplorativo, surreale, un'esperienza che più che giocata va vissuta. Per darvi un'idea di questi mondi che si celano dietro le porte del Nexus, beh, eccovi alcuni esempi...





Per dire eh...
Gli effetti. Ce ne sono di tutti i tipi: dalla bicicletta (che vi farà montare su una bicicletta), al flauto (che vi farà avere un flauto da suonare), alla coperta (che vi consentirà di avvolgervi un una coperta), fino ai più insani, tipo uno di cui non ricordo il nome il quale trasforma la testa di Madostruki in una mano con un occhio sopra (!). Ottenerli? Sono degli oggetti, o dei mostriciattoli, o delle semplici cose a caso: bisogna interagirci (premendo spazio sulla tastiera) per ottenerli. La bicicletta la si trova sotto forma di bicicletta, ovviamente, ma ad esempio l'effetto "midget" (minorato... credo), lo si ottiene interagendo con una specie di folletto che saltella in qua e in la non ricordo in quale stanza. Cosa fa l'effetto "midget"? Rende Madotsuki più piccola. Serve a qualcosa? Non mi pare. Una volta collezionato un effetto, questo andrà a finire nel vostro menù di gioco, e per usarlo basterà accedere al suddetto menù e sceglierlo (così come per dropparlo come uovo nella stanza Nexus, usarlo e poi, nel gioco, premere il tasto 5 sulla tastiera).

Immagine fica di una stanza fica messa perché, altrimenti, ci sarebbero state troppe parole consecutive che, probabilmente, avrebbero reso noioso questo post!


Nota: si può giocare anche con un gamepad, no problem.

Il tutto è accompagnato da una colonna sonora molto inquietante (come se non bastasse il gioco), che crea un'atmosfera davvero un po' assurda, surreale, ma soprattutto disturbante. Le stanze non hanno confini, quindi potrete perdervi con facilità, ma esiste comunque una struttura che mi è sembrata abbastanza fissa. Entrate in una stanza, cercate una porta, entrate in un labirinto, girate per il labirinto, cercate un'altra porta, e via così. Le ambientazioni che incontrerete saranno tutte molto varie e, come sempre, piuttosto paurose. 

La stanza comunemente chiamata dagli appassionati "Hell", il labirinto più famoso del gioco.

Non si muore ma ci sono dei mostri: sono pochi, possono essere uccisi con l'effetto "knife" (che munirà Madotsuki di un coltello), ma non vi uccideranno. Quando vi toccheranno vi teletrasporteranno in una zona senza uscita... fortunatamente per noi il creatore di Yume Nikki ha deciso di non rendere questa sua opera ANCHE frustrante, e quindi sarà possibile in qualsiasi momento uscire dai sogni premendo il tasto 9 della tastiera (Madotsuki per svegliarsi si darà un pizzicotto sulla guancia, che carina :')). 

Devo essere onesto; Yume Nikki mi piace molto, però a volte diventa TANTO noioso (almeno secondo i miei gusti). Girare per stanza infinite con la possibilità di non trovare nessun effetto anche per parecchio tempo passato ad esplorare, beh, può diventare tediante. Però, questo è voler cercare il proverbiale pelo nell'altrettanto proverbiale uovo; il gioco è bello, io lo STRA-consiglio, anche solo per provarlo... tanto è gratis.

Ebbene sì Yume Nikki è freeware, non viene aggiornato da un po', e FORTUNATAMENTE qualche anima pia l'ha tradotto così da rendere possibile l'esperienza anche a noialtri non-giapponesi (forse mi ero dimenticato di dire che il gioco era giapponese, ma va beh, una cosa così malata secondo voi da dove poteva venire fuori?!).

Battuta razzista. Chiedo scusa.

Il gioco ha avuto un grande successo (dando il via ad una serie infinita di cose fanmade, da cartoni ad altri giochi), fico se si pensa che è stato fatto senza scopo di lucro. Lo si trova cercandolo in internet senza problemi, gira SU TUTTO, e vi regalerà sicuramente qualcosa di nuovo. Non so se bello, ma nuovo di sicuro! :D

Visto che ho messo fin troppe faccine in questo post, vi lascio con un video del gioco così da farvi capire un po' meglio, perché mi sembra di esser stato un tantino confusionario. Inoltre vi linko anche la Wiki del gioco (ebbene sì, esiste! Con tanto di teorie psicologiche sul finale!). 

Bene, la prossima volta GIURO parlerò dell'Atari... a parte che, sinceramente, ma ve ne fotte qualcosa? 





Nessun commento:

Posta un commento